Fiori è trasformazione dello spazio vissuto attraverso la pratica artistica.


Progetto Fiori

Siamo “esploratrici ed esploratori” in cammino, interessati a diffondere nuove forme di percezione dei luoghi.
Sconfinare per scoprire spazi di bellezza negati. Andare in luoghi sconosciuti ed esplorare i nostri sensi per scoprire in modo diverso luoghi noti.
Far cadere l’occhio dove solitamente non cade, sentire il passo, sentire l’altro.


Camminare come atto poetico capace di ricostruire una relazione tra noi e il luogo.

Sconfinare per scoprire spazi di bellezza negati. Andare in luoghi sconosciuti e esplorare i nostri sensi per scoprire in modo diverso luoghi noti. Far cadere l’occhio dove solitamente non cade, sentire il passo, sentire l’altro.

La poesia è una strada che attraversa il paesaggio. Una curva, un’altra, ed è quella la strada che devo percorrerePaesaggi, Morten Søndergaard

L’idea del progetto si ispira alla raccolta di poesia Fiori. Manuale di poesia per chi va a piedi di Peter Waterhouse, da cui l’idea di camminare in spazi dell’abbandono e abbandonati che non vengono più sentiti come parte del paesaggio. Questi luoghi rappresentano delle ferite aperte nel territorio, ma evitando questi paesaggi si perde la possibilità di incontrare il fiore, la bellezza.

Osserva e interagisci

David Holmgreen

Abbiamo deciso di partire dalla pratica del camminare per cambiare ed essere cambiati dal territorio nel momento stesso in cui si lo si attraversa.

Racchiusa nel paesaggio, c’era una dignità, un naturalequasi naturale sfruttamento, e sul paesaggio era stata promulgata una norma che ne permetteva la distruzione e la condizione di vassallaggio. Fiori, Peter Waterhouse